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mercoledì 22 luglio 2009

Addio a Maria Teresa Giglio.


Si è svolto ieri pomeriggio l'addio alla sorella Maria Teresa Giglio Novelli.
Riportiamo qui sotto un articolo pubblicato oggi dal sito del Corriere Adriatico.

Ai funerali molti esponenti di politica e volontariato
L’addio a Maria Teresa Giglio. “Una vita dedicata al prossimo”
Ancona - In tanti hanno voluto dare l'ultimo saluto a Maria Teresa Giglio, morta a 61 anni dopo una lunga malattia. La chiesa dei Servi di Maria ieri pomeriggio alle 17 era gremita, con molta gente anche nel piazzale. Maria Teresa era un volto noto della politica cittadina, ma anche nel mondo del volontariato. Lo testimoniavano le rappresentanze della Croce Rossa, del corpo militare della Cri, le Infermiere volontarie, di cui la Giglio faceva parte, ma anche la Croce Gialla e la Protezione civile. Tanti pure i gonfaloni delle varie associazioni. A celebrare la messa, don Bartolomeo, che ha lasciato spazio alle parole della figlia di Maria Teresa, Elena Petri che ha spiegato come la madre non volesse essere ricordata per chi era stata in vita, ma per quello che aveva fatto, ovvero l'essersi dedicata al prossimo. E le offerte raccolte durante la celebrazione andranno in favore della Croce Rossa. Tra i presenti, anche l'ex presidente della Provincia, Enzo Giancarli; il dirigente del dipartimento della Protezione Civile delle Marche, Roberto Oreficini oltre a diversi personaggi del mondo politico dorico. La morte di Maria Teresa Giglio ha commosso molte persone, in particolar modo quanti l'avevano seguita nella malattia che aveva saputo affrontare a testa alta, come si mormorava nel piazzale e dove si parlava anche delle condizioni di salute del compagno, Sergio Novelli, colpito a fine aprile da un’ischemia cerebrale.
Di Maria Teresa Giglio è stata poi ricordata la sua opera come infermiera volontaria della Croce Rossa e, in passato, di consigliere provinciale per due legislature. Al momento era funzionario del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Servizio volontariato, presso la Presidenza del consiglio dei ministri.
Una vita intensa e che l'aveva vista anche nel ruolo di ispettrice tanto che partecipò a moltissime missioni all'estero, fra cui quelle in Kosovo ed in Albania, sempre con la Cri. Come funzionaria della Protezione Civile è stata impegnata per molti mesi negli interventi alle popolazioni colpite dai terremoti di Marche e Abruzzo.
La salma di Maria Teresa Giglio è uscita dalla chiesa scoratata da gonfaloni infermiere volontarie. Successivamente verrà cremata e quindi tumulata nel cimitero di Tavernelle. Ieri la presidente della Provincia Patrizia Casagrande ha ricordato Maria Teresa come “una donna dotata di vivace intelligenza e straordinario senso pratico, qualità che la rendevano un avversario politico serio e allo stesso tempo leale, con il quale confrontarsi. Non era solo un momento di scontro ma stimolo a ricercare risposte concrete ed efficaci ai problemi dei cittadini”.
Profondo cordoglio per la morte della Giglio è stato espresso anche dal coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Daniele Silvetti, “Il più vivo cordoglio alla famiglia - scrive in una nota l'esponente del Pdl - a nome del coordinamento provinciale".

Queste invece la parole del Commissario Straordinario CRI su Teresa dal sito del Comitato Centrale CRI:
ll Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, ha espresso profondo cordoglio per la morte di Maria Teresa Giglio, Infermiera Volontaria della CRI, scomparsa all'età di 61 anni, al termine di una lunga malattia, domenica 19 luglio. Sorella Giglio, molto conosciuta e stimata nelle Marche per il suo impegno sociale nella città di Ancona, era funzionario del Dipartimento di Protezione Civile. E' stata a lungo anche Ispettrice provinciale II.VV. e ha partecipato a numerose missioni all'estero, tra cui Kosovo e Albania. "La scomparsa di Sorella Giglio - ha detto Francesco Rocca - rappresenta per la CRI e per tutta la comunità una perdita incolmabile. Non possiamo infatti dimenticare il contributo fondamentale che ella ha dato alla nascita del sistema di Protezione Civile nelle Marche e nelle attività umanitarie in generale, animata da profondo altruismo e fede nei valori del volontariato e dell'impegno sociale".

Ciao Teresa...


Per leggere l'articolo del Corriere Adriatico, cliccare qui; per la nota del Commissario Rocca, cliccare qui.
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1 commento:

tobia ha detto...

Mi mancherà la vsita quotidiana in medicina. Mi mancheranno quegli occhi che, nonostante le forze ti abbandonavano giorno dopo giorno, riuscivi ad imprimervi quel guizzo di simpatia. A volte si parlava un pò, ultimamente facevi troppa fatica ma, mai un gemito, mai un lamento e sempre, nel congedarmi, quel tuo ringraziare, grata. Un giorno ti diss: e smettila di ringraziarmi! E tu: va bene, non ti ringrazierò più.
Pesonalità impegnativa, la tua: capace di violente esternazioni come di altrettanti slanci di generosità. Ma disposta a concedere altre possibilità. Sincera fino in fondo, anche a costo di far male e a quel punto nn c'era che da scegliere: darsela a gambe o mettere da parte il passato. Peccato per chi ha scelto la prima, ha perso un'occasione di vedere l'ennesima prova di indomabile coraggio, determiazione, caparbietà anche di fronte all'inevitabile. Peccato per chi ha preferito, vigliaccamente, di restare nell'ombra....una sana indifferenza sarebbe stata la cosa migliore, un atto veramente degno di nobiltà d'animo...perchè questa, se si possiede, la si dimostra con le azioi e non si ostenta.
Ciao Tere, come ti chiamavo confidenzialmente in tempi migliori. Ti riserverò un posto privilegiato nei miei ricordi.
Tobia