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BUON ANNO A TUTI!!

martedì 10 novembre 2009

Parte la riforma della CRI.


Si pubblica qui sotto una notizia ANSA (ripresa dal sito della Regione Autonoma della Vald'Aosta) con la quale si annuncia una prossima riforma della Croce Rossa.
Dalla nota si evince che un decreto governativo ha in sostanza dato il via alle operazioni di riforma della CRI seguendo i risultati della prima discussione sull'argomento svoltasi a Jesolo (che erano: la riduzione dei consiglieri a tutti i livelli, la riduzione del numero di revisori a livello centrale, i Comitati Locali che potranno adottare regole privatistiche ed ottenere le esenzioni fiscali uguali a quelle delle ONLUS) incaricando il Commissario Straordinario Rocca di adottare entro dieci mesi i provvedimenti necessari per la riforma, compresa la riduzione delle attuali Componenti.

Nel frattempo, in attesa di vedere il documento governativo, riportiamo il testo della nota ANSA, il cui originale è visibile anche qui:

CROCE ROSSA ITALIANA:
VIA A PRIVATIZZAZIONE COMITATI LOCALI
ROMA, 10 NOV - La struttura Nazionale, Regionale e Provinciale della CRI continuerà ad essere ente pubblico. Ma la trasformazione dei Comitati Locali in associazioni e strutture autonome sia sul piano organizzativo sia giuridico-amministrativo comporterà non solo un risparmio significativo per le casse della CRI (fino a milioni di euro l'anno) per la conseguente riduzione di adempimenti burocratici ma anche una maggiore maggiore flessibilità sul piano operativo. I nuovi Comitati Locali, che restano Soci della CRI, sono riconosciuti e controllati dalla stessa CRI a livello centrale. Ad essi sono riconosciuti gli stessi vantaggi fiscali previsti per le ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale). E sono disciplinati da un apposito regolamento-quadro che entro dieci mesi dovrà essere approvato a Roma. Sempre entro questo termine, il Commissario Straordinario della CRI dovrà ridurre, da 13 a 7, la composizione dei consigli direttivi dei Comitati, ad ogni livello territoriale; fra i criteri individuati per la scelta dei componenti la garanzia di un'adeguata partecipazione femminile e giovanile. Sempre entro dieci mesi dall'entrata in vigore del provvedimento, il Commissario Straordinario della CRI dovrà anche ridurre il numero delle attuali componenti dell'organizzazione (ora sono sei) ispirandosi - si legge nel Decreto - "a criteri di efficacia, di efficienza ed economicità dell' azione dell'Ente ed in accordo con il Ministero della Difesa per quanto riguarda i corpi Ausiliari delle Forze armate".
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