Dal sito dell'ANSA.
Video di SkyTG24
Qualcuno ha distrutto, nessuno ha riparato. Quarantotto ore dopo il disastro che ha colpito Messina, insieme alla conta dei danni e dei morti (22 secondo un bilancio ufficiale, ma ancora provvisorio e destinato purtroppo a aumentare) comincia il processo alle responsabilità. Anzi, i processi: quello che potrebbe scaturire dall'inchiesta della procura - che ha già nominato un pool di esperti - e quello che vede contrapposti, da una parte, sfollati, familiari delle vittime, ambientalisti e, dall'altra, gli amministratori pubblici, accusati di aver lasciato al "partito del cemento" (la definizione è del ministro Angelino Alfano) un territorio che aveva cominciato a scricchiolare già vent'anni fa.
"Certo, chi deve dare le autorizzazioni a costruire dovrebbe stare più attento", ha affermato perfino il cardinale Tarcisio Bertone. Al primo gruppo si iscrive il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che non intende fare sconti: "Non c'é dubbio che gli abusi sul territorio sono la causa di questa tragedia", ha ribadito, ringraziando il presidente Napolitano che aveva dato sostegno alla sua tesi. [...]
"Certo, chi deve dare le autorizzazioni a costruire dovrebbe stare più attento", ha affermato perfino il cardinale Tarcisio Bertone. Al primo gruppo si iscrive il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che non intende fare sconti: "Non c'é dubbio che gli abusi sul territorio sono la causa di questa tragedia", ha ribadito, ringraziando il presidente Napolitano che aveva dato sostegno alla sua tesi. [...]
Non entriamo nelle polemiche ma ricordiamoci che alla base della protezione civile c'è la previsione e la prevenzione. E' inutile poi versare lacrime a tragedia avvenuta.
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