Entro il mese di marzo, secondo le proiezioni del ministero della Salute, si potrebbero verificare in Italia 3-4 milioni di casi da contagio di nuova influenza. Lo ha detto il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio.
Sempre Fazio ha detto che saranno 8,6 milioni, invece, gli italiani che verranno vaccinati contro il virus della nuova influenza entro la fine dell'anno.
Si tratta di lavoratori dei servizi essenziali (sanità, polizia, vigili del fuoco) e di soggetti sotto i 65 anni con malattie croniche ed a rischio. Da febbraio, inoltre, si dovrebbe quindi procedere a una seconda fase di vaccinazioni che riguarderà i giovani dai 2 ai 20 anni e presumibilmente anche le donne incinte.
«Questa epidemia, secondo le proiezioni - ha detto Fazio - colpirà per l'80-90 per cento proprio i soggetti più giovani e sotto i 40 anni». Dunque, ha rilevato il viceministro, «anche se il tasso di mortalità per la nuova influenza si attesta sullo 0,5 per mille contro l'1-2 per mille della normale influenza stagionale, registrando dunque una scarsa aggressività del virus, tale tasso previsto di mortalità preoccupa comunque anche se si prevede relativamente basso proprio perché riguarderà la popolazione più giovane».
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